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    Augustea

    18,00
    Roma, 24 a. C.: Ottaviano, da poco Augusto, con la collaborazione della moglie Livia Drusilla è impegnato a consolidare il proprio potere anche attraverso una spregiudicata politica matrimoniale. Tra gli oppositori più determinati, Gaio Asinio Pollione e Cecilia Metella Celere, con il figlio di lui, Gallo, alle prese con un amore impossibile e la difficoltà di affermarsi in contrasto con il nuovo regime. Intorno a loro, personaggi audaci e abietti, subdoli e violenti, opportunisti e disperati, sgomitano per emergere utilizzando ogni mezzo, omicidio compreso, pur di raggiungere il proprio scopo. Lontana ormai ogni forma di libertà, la lotta si snoda sotterranea e spietata coinvolgendo anche i più vicini ad Augusto, familiari e compagni della prima ora, con poeti vecchi e nuovi impegnati a cantare le magnifiche sorti della nascente Roma imperiale.
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    Nerone

    17,00
    Nerone viene incoronato Imperatore a soli 17 anni, dopo un macchinoso complotto ordito dalla madre Agrippina. Il vecchio Imperatore Claudio viene avvelenato e il giovane Nerone, controvoglia, prenderà il suo posto. Ma a lui non interessano le guerre, le conquiste, il potere. Lui è un artista, un musicista, un sognatore, un amico del popolo, un uomo appassionato. Ama l’amore e la libertà. Pur mediando con doveri e necessità, continuerà a fare la stessa vita di sempre anche da Imperatore, nonostante i contrasti di corte, nonostante il rapporto incestuoso e ambiguo con la madre, nonostante le numerose zone d’ombra del suo passato irrisolto. Poi, un giorno, il caro amico Otone, compagno di bevute e scorribande, presenta a Nerone sua moglie, la bellissima e affascinante Poppea. L’Imperatore ne rimane stregato, si innamora di lei, perdutamente e irrimediabilmente. Questo incontro segna l’inizio di strani avvenimenti nella capitale. Nerone è coinvolto in un misterioso sterminio nelle terme pubbliche di Roma. Si salva miracolosamente, ma rimane sconvolto. Si pensa che qualcuno voglia attentare alla vita dell’Imperatore. Ma chi può volere la sua morte? Il popolo lo adora e anche a Palazzo non ci sono segnali di congiure. Nerone è innamorato, è felice, eppure non si sente bene. Ha strani capogiri, strane visioni, strane paure. Paura persino di perdere il regno. Cosa gli sta succedendo? Cosa sta accadendo a Roma? Chi è l’enigmatica setta che si riunisce in un piccolo tempio della campagna laziale? Chi è il Seduttore di cui parlano, l’uomo dagli arcani poteri che bisogna assolutamente eliminare? Ma la domanda principale è: chi è veramente Nerone?
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    Italico

    16,60
    Italico Siamo a Roma, nell’anno 24 a.C. (730 a.U.C.): Asinio Pollione riceve la visita dell’amico Orazio Flacco, inviato da Mecenate a metterlo in guardia sui rischi che corre pubblicando la sua opera storica che racconta gli ultimi decenni della storia di Roma dal punto di vista di un protagonista scomodo, quale lui è stato. Asinio si trova a dover fare i conti con il passato e decide di affrontare un incontro rimandato per tanti anni, costringendosi a guardare in faccia una realtà sconvolgente, invano spinta ai margini di una vita di successo. All’interno di questa cornice, il romanzo ripercorre le vite di Asinio Pollione e Cecilia Metella, e insieme i grandi avvenimenti del tramonto della repubblica romana. È diviso in tre parti e costruito su capitoli che alternano i punti di vista dei due protagonisti, maschile e femminile: Cecilia è la figlia di Clodia, l’amata del poeta Catullo. Pollione, di origine italica, è stato uomo politico, ufficiale cesariano e scrittore, amico di Catullo, Virgilio e Orazio. Asinio viene da una famiglia italica giunta da poco a Roma. Nel 60 a.C. ha sedici anni e frequenta la casa di Clodia, dove conosce la figlia dodicenne della padrona di casa, Cecilia, un incontro che cambierà la vita di entrambi. Negli anni successivi Asinio diventa un valente oratore e inizia a seguire la politica avvicinandosi sempre di più a Cesare; Cecilia è testimone degli amori controversi di sua madre, degli attacchi di Cicerone alla sua famiglia e dell’uccisione di suo zio Clodio. A diciannove anni viene data in moglie a Publio Cornelio Lentulo Spinther: un matrimonio infelice, da cui cercherà scampo attraverso diverse relazioni con altri uomini, divisa tra l’aspirazione alla libertà e i pesanti condizionamenti familiari, sociali, politici. Il grande amore è però Asinio Pollione, il Marrucino. Asinio È un giovane ambizioso e desideroso di mettersi in luce con Cesare, che incarna l’energia rivoluzionaria di chi vuol cambiare un sistema politico logoro. Divenuto ufficiale cesariano, lo seguiamo alle prese con le vicende politiche e militari, mentre anche Cecilia entra nel gioco politico servendosi della sua posizione familiare, in un vorticoso succedersi di intrighi e cambi di fronte. L’ultima parte del romanzo vede i due protagonisti alle prese con i tentativi di risolvere l’enigma di alcune morti misteriose che sembrano avere oscure implicazioni nel clima violento delle lotte per il potere. Asinio e Cecilia hanno un ultimo incontro tempestoso, prima che le loro strade si separino, per riunirsi solo molti anni dopo, in un confronto drammatico che segnerà il loro destino.

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