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    Atti intimi

    23,75
    Atti intimi è un omaggio alla poesia e alla canzone, generi che sempre ho visto molto affini alla pittura, sia per “immediatezza” nella fruizione, sia per la capacità di suscitare emozioni e sensazioni, alla pari di un dipinto. Anche dal punto di vista tecnico non trovo molta differenza tra scrivere una poesia/canzone e dipingere un quadro. In un dipinto i colori si accostano, si sovrappongono, si “coprono”, si diluiscono, cambiano forma; così come si accostano, si cambiano e si assemblano le parole – per dare alla poesia o alla canzone – quella “personale” visione del mondo e delle cose. La poesia e la canzone sono visioni, descrizioni, espressione di sentimenti ed immagini attraverso le parole. Stessi elementi che si trovano in un dipinto. Perché allora queste opere? Che senso hanno questi colori, queste forme, per rappresentare parole già rappresentate? Lungi da me l’idea di dare colori e forme per spiegare le parole dei poeti/cantautori. Una poesia/canzone può ritenersi tale quando il poeta riesce a trasmettere, attraverso le parole, immagini, colori, sensazioni. Per cui non ha nessun senso riprodurre solo per tradurre su tela. Non è la prima volta che “rischio” con azioni di questo tipo: spesso scelgo di rischiare perché nella Vita come nell’Arte il rischio pretende la sua parte. E mi piace rischiare da “eretista”, rifacendomi alla lettura che Giuseppe Vuolo ha fatto del romanzo “L’Eretista”, appunto, dell’amica Chiara Daino, anche lei presente in questo progetto con due opere. Il primo “rischio”: amalgamare nella stessa superficie risultati visuali/verbali differenti, cercando così di stratificare la percezione finale. Un lavoro fatto in passato attraverso le xerografie, le fotografie, immagini “videografiche”, trattate elettronicamente e plasmate in un immagine unica dove, come spiega Carlo Branzaglia, nasce «un dialogo che coinvolge da un lato il segno libero, puro, “pittorico”, manuale insomma; e dall’altro l’immagine citata, reiterata “decorativa”. Dove per pittorica si intende la forma nata dal coordinamento psico-fisico espresso dalla pennellata; e per decoratività la volontà di estetizzare l’ambiente attraverso interventi che suggestionano i nostri sensi. Perché ricordiamolo l’estetica è la scienza dei sensi». Secondo rischio: in “Atti intimi” la stratificazione è più concettuale che visiva. Lo “strato” iniziale è la poesia, la canzone (o parte di esse), con il presupposto di dare una continuazione, attraverso il colore, per aggiungere uno spazio altro alle parole dei poeti/cantautori; interpretando quello che io “vedo” e “sento” nella lettura/ascolto. Una sorta di restituzione e di riflessione “intima”, nella quale il limite, tra forma e parola, è scardinato e ricostruito a vantaggio delle tre “arti”. Sì! Il limite tra le arti distrugge l’arte stessa e abolendo i confini: ritorna la sinestesia che opera. Il colore fine a se stesso, seppur ingrediente necessario nella pittura, non è, e non può, essere l’unico. Ogni pennellata è accompagnata da un proprio bagaglio culturale imprescindibile, dal quale non possiamo esimerci. In questo caso è accompagnato da “parole”, prese a prestito dai poeti/cantautori. Ogni opera è un “atto intimo”, dove il dialogo tra la parola, la materia e la pennellata si materializzano in una sorta di nuova “frontiera”, dove tutte le azioni fluiscono e confluiscono.
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    Un’avventura in Italia

    21,40
    Viaggiare per scoprire luoghi mai immaginati. Viaggiare per incontrare persone diverse da noi. Viaggiare per capire che la Bellezza va custodita con coraggio, passione e tanta allegria. Girovagando per l’Italia insieme! Data di pubblicazione: 26 maggio 2023 (cliccando su acquista effettuerai un pre-ordine, la spedizione sarà processata dopo la data di pubblicazione)
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    DANTE SERIES L’opera, è stata riadattata sotto forma di fumetto, in quanto si è voluto dare una veste e una narrazione nuova alla Divina Commedia utilizzando un linguaggio visuale, più vicino ai giovani. Ad aprile 2021 è già uscito “Il Purgatorio”. L’INFERNO DI DANTE IN GRAPHIC NOVEL In questa versione de L’Inferno sono riportati i canti maggiormente trattati nella maggior parte degli Istituti scolastici italiani.
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    W l’amore Alalà!

    18,50
    Alle 14.30 dell’11 settembre del 1919 Gabriele d’Annunzio già dormiva; era crollato quando la coca aveva esaurito il suo effetto eccitante ed era subentrata la fase down. Era nervoso e respirava nel sonno con una specie di sibilo fioco a traverso le gengive, il suo era un dormire agitato e malsano, giaceva su una branda lacera ed era preda di allucinazioni, anche perché aveva la febbre alta. I maledetti camion che avrebbero dovuto trasportare gli uomini del suo improvvisato esercito tardavano a giungere. Comunque stesse, domando la propria carne miserabile, aveva onorato l’impegno coi “Giurati” ed era giunto puntuale là dove s’era convenuto. Attendeva ora insieme ai Granatieri, orgogliosi rappresentanti del corpo militare più antico del Regno, che scalpitavano per tornare a Fiume di dove erano stati cacciati da un ingiusto verdetto. Aperti gli occhi, la prima cosa che vide fu un fresco grappolo d’uva ch’era stato posto per Lui in un piattino su di una sedia, ma aveva lo stomaco sotto sopra e non ne provò dapprima desiderio. Mise i piedi a terra, guardò quindi nuovamente quegli acini, si nascondevano sensuali dentro il loro involucro in un viluppo femminino. Pensò alla voluttà del separare acino da acino, nella massa aderente come in certe gonne il corpo e all’umidità viscosa del frutto di Leila dopo il piacere. Decise infine che gli ricordavano i suoi capezzoli, così ne succhiò qualcuno, piluccando appena quei frutti che lo rinfrescarono senza tuttavia domarne l’arsura. Vestitosi scese in strada, si sorprese perché era buio, alzò lo sguardo al cielo, la notte era stellata.
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    Holmes e Watson giungono negli Abruzzi pochi mesi dopo uno dei più disastrosi terremoti della storia del Paese, quello di Avezzano, con oltre trentamila morti, per supportare i RRCC nella ricerca di una nobildonna inglese scomparsa. Quello che sembra dapprima un ordinario caso poliziesco si complica tuttavia, a causa dell’incombente conflitto contro gli imperi centrali, di cui il giovane Regno è peraltro formalmente alleato. Il contesto geopolitico assume rilievo determinante a causa della patologica infedeltà di una nazione, certo non paragonabile, come diceva il cancelliere von Bülow, ad una moglie fedele cui si possa concedere un giro di valzer con un cavaliere. Un comportamento disinvolto è del resto auspicato da Gabriele d’Annunzio, che favorisce l’Inghilterra e la Francia, risultando il principale sostenitore di un’alleanza con le potenze dell’Intesa. Molti soffrono, pochi lucrano grazie alle possibilità offerte dalla ricostruzione post terremoto e dalla mobilitazione. Nuove terribili armi fanno il loro debutto tra i monti in fiore degli Appennini, ma una in particolare si rivelerà decisiva per la “buona battaglia” che un Maresciallo dei RRCC combatte: contro avversari esterni e nemici interni. Detta così, parrebbe la trama di un giallo che si intrecci con una spy story, ma il Vate vivacizza la scena, con la propria brillante figura di uomo di cultura, che all'azione affianca l'introspezione, al dinamismo aggiungendo il pepe del gioco intellettuale e della liaison amoureuse.
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    Augustea

    18,00
    Roma, 24 a. C.: Ottaviano, da poco Augusto, con la collaborazione della moglie Livia Drusilla è impegnato a consolidare il proprio potere anche attraverso una spregiudicata politica matrimoniale. Tra gli oppositori più determinati, Gaio Asinio Pollione e Cecilia Metella Celere, con il figlio di lui, Gallo, alle prese con un amore impossibile e la difficoltà di affermarsi in contrasto con il nuovo regime. Intorno a loro, personaggi audaci e abietti, subdoli e violenti, opportunisti e disperati, sgomitano per emergere utilizzando ogni mezzo, omicidio compreso, pur di raggiungere il proprio scopo. Lontana ormai ogni forma di libertà, la lotta si snoda sotterranea e spietata coinvolgendo anche i più vicini ad Augusto, familiari e compagni della prima ora, con poeti vecchi e nuovi impegnati a cantare le magnifiche sorti della nascente Roma imperiale.
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    Un’avventura in Abruzzo

    17,95
    Guida illustrata per viaggiatori coraggiosi Viaggiare per scoprire luoghi mai immaginati. Viaggiare per incontrare persone diverse da noi. Viaggiare per capire che siamo immersi in un mondo ricco e colorato da custodire con coraggio, passione e tanta allegria. Girovagando per l’Abruzzo. Insieme.
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    DANTE SERIES L’opera, è stata riadattata sotto forma di fumetto, in quanto si è voluto dare una veste e una narrazione nuova alla Divina Commedia utilizzando un linguaggio visuale, più vicino ai giovani. IL PARADISO DI DANTE IN GRAPHIC NOVEL In questo canto Dante ha voluto descrivere un viaggio meraviglioso nell’amore e incidere nella storia della letteratura, una delle pagine più belle del genio poetico umano.
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    In questo canto Dante ha voluto dare la funzione specifica di espiazione, riflessione e pentimento che le anime devono affrontare prima di accedere al Paradiso.
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    Di lì a poco sarebbe piovuto Alfredo è un giovane giocatore di pallacanestro, dalla sensibilità esasperata e dalla carriera terribilmente discontinua. Un giorno incontra Marco, un ragazzo da lui molto diverso, delicato e forte allo stesso tempo, semplice fino all’estremo eppure in grado di insegnargli molte cose, di farlo entrare senza quasi accorgersene in un solco positivo di gioia esistenziale e di continuo progresso. I due ragazzi aprono un jazz club a Chieti, la città di Alfredo, e col passare dei mesi e degli anni, attraverso il procedere del loro lavoro comune, della carriera sportiva e gli studi di Alfredo ed altri avvenimenti significativi, la loro unione diventa fortissima, quasi un inno, appena mormorato eppure potente, alla vita e al suo grande mistero da onorare a tutti i costi.
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    Nerone

    17,00
    Nerone viene incoronato Imperatore a soli 17 anni, dopo un macchinoso complotto ordito dalla madre Agrippina. Il vecchio Imperatore Claudio viene avvelenato e il giovane Nerone, controvoglia, prenderà il suo posto. Ma a lui non interessano le guerre, le conquiste, il potere. Lui è un artista, un musicista, un sognatore, un amico del popolo, un uomo appassionato. Ama l’amore e la libertà. Pur mediando con doveri e necessità, continuerà a fare la stessa vita di sempre anche da Imperatore, nonostante i contrasti di corte, nonostante il rapporto incestuoso e ambiguo con la madre, nonostante le numerose zone d’ombra del suo passato irrisolto. Poi, un giorno, il caro amico Otone, compagno di bevute e scorribande, presenta a Nerone sua moglie, la bellissima e affascinante Poppea. L’Imperatore ne rimane stregato, si innamora di lei, perdutamente e irrimediabilmente. Questo incontro segna l’inizio di strani avvenimenti nella capitale. Nerone è coinvolto in un misterioso sterminio nelle terme pubbliche di Roma. Si salva miracolosamente, ma rimane sconvolto. Si pensa che qualcuno voglia attentare alla vita dell’Imperatore. Ma chi può volere la sua morte? Il popolo lo adora e anche a Palazzo non ci sono segnali di congiure. Nerone è innamorato, è felice, eppure non si sente bene. Ha strani capogiri, strane visioni, strane paure. Paura persino di perdere il regno. Cosa gli sta succedendo? Cosa sta accadendo a Roma? Chi è l’enigmatica setta che si riunisce in un piccolo tempio della campagna laziale? Chi è il Seduttore di cui parlano, l’uomo dagli arcani poteri che bisogna assolutamente eliminare? Ma la domanda principale è: chi è veramente Nerone?
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    Italico

    16,60
    Italico Siamo a Roma, nell’anno 24 a.C. (730 a.U.C.): Asinio Pollione riceve la visita dell’amico Orazio Flacco, inviato da Mecenate a metterlo in guardia sui rischi che corre pubblicando la sua opera storica che racconta gli ultimi decenni della storia di Roma dal punto di vista di un protagonista scomodo, quale lui è stato. Asinio si trova a dover fare i conti con il passato e decide di affrontare un incontro rimandato per tanti anni, costringendosi a guardare in faccia una realtà sconvolgente, invano spinta ai margini di una vita di successo. All’interno di questa cornice, il romanzo ripercorre le vite di Asinio Pollione e Cecilia Metella, e insieme i grandi avvenimenti del tramonto della repubblica romana. È diviso in tre parti e costruito su capitoli che alternano i punti di vista dei due protagonisti, maschile e femminile: Cecilia è la figlia di Clodia, l’amata del poeta Catullo. Pollione, di origine italica, è stato uomo politico, ufficiale cesariano e scrittore, amico di Catullo, Virgilio e Orazio. Asinio viene da una famiglia italica giunta da poco a Roma. Nel 60 a.C. ha sedici anni e frequenta la casa di Clodia, dove conosce la figlia dodicenne della padrona di casa, Cecilia, un incontro che cambierà la vita di entrambi. Negli anni successivi Asinio diventa un valente oratore e inizia a seguire la politica avvicinandosi sempre di più a Cesare; Cecilia è testimone degli amori controversi di sua madre, degli attacchi di Cicerone alla sua famiglia e dell’uccisione di suo zio Clodio. A diciannove anni viene data in moglie a Publio Cornelio Lentulo Spinther: un matrimonio infelice, da cui cercherà scampo attraverso diverse relazioni con altri uomini, divisa tra l’aspirazione alla libertà e i pesanti condizionamenti familiari, sociali, politici. Il grande amore è però Asinio Pollione, il Marrucino. Asinio È un giovane ambizioso e desideroso di mettersi in luce con Cesare, che incarna l’energia rivoluzionaria di chi vuol cambiare un sistema politico logoro. Divenuto ufficiale cesariano, lo seguiamo alle prese con le vicende politiche e militari, mentre anche Cecilia entra nel gioco politico servendosi della sua posizione familiare, in un vorticoso succedersi di intrighi e cambi di fronte. L’ultima parte del romanzo vede i due protagonisti alle prese con i tentativi di risolvere l’enigma di alcune morti misteriose che sembrano avere oscure implicazioni nel clima violento delle lotte per il potere. Asinio e Cecilia hanno un ultimo incontro tempestoso, prima che le loro strade si separino, per riunirsi solo molti anni dopo, in un confronto drammatico che segnerà il loro destino.
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    I GRANDI IN GRAPHIC NOVEL Questa serie racconta i grandi personaggi della storia. In questo tipo di libri illustrati in graphic novel si è voluto dare una veste e una narrazione nuova, utilizzando un linguaggio visuale e testuale più vicino ai giovani, capace di far vedere le gesta di questi uomini e donne come dei veri super eroi contemporanei. Perché nulla è più attuale, di coloro che hanno saputo vedere lontano, cambiando per sempre le vite di ognuno di noi. LEONARDO. OSSESSIONE IN GRAPHIC NOVEL La vita di Leonardo Da Vinci raccontata attraverso le sue ossessioni. Dalla ricerca della perfezione, al sorriso della Gioconda che imprigiona i pensieri del Maestro fino a renderli quasi distopici. Un percorso affascinante, alla scoperta di eventi quasi sconosciuti ai più.
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    Adele tra le nuvole

    15,10
    Adele è una sognatrice: affascinata dai racconti del nonno, le basta chiudere gli occhi per trovarsi nel luogo dove si sente veramente sé stessa, lassù tra le nuvole. Gioca con loro e crea un mondo colorato, visibile solo ai suoi occhi, ma invisibile agli altri che, in risposta, non la comprendono e la deridono per la sua stranezza. Tuttavia, sarà proprio questa iniziale distanza a far avvicinare Adele al resto del mondo, e le due parti scopriranno quanto sia bello vedere le cose da un punto di vista diverso.
    Data di uscita: 15 marzo 2024 Cliccando su acquista effettuerai un pre-ordine, il libro sarà spedito dopo la data di pubblicazione.
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    Quando arriva la sera, tutto si addormenta. Si addormentano i boschi, si addormentano le città, si addormentano gli orti. Le persone, proprio come te, si addormentano, ma anche gli animali, i fiori, le verdure e gli oggetti. Tutto dorme, tutto è Blu. Blu raccoglie le parole della notte che diventano canti e filastrocche per farti addormentare. Nel blu della notte, la luna si trasforma mentre una bambina sonnecchia, i prati e le serre sognano, la pioggia cade nella notte, o forse è neve, e i rumori diventano calmi silenzi. Tutto è Blu. Nel Blu, possiamo chiudere gli occhi ed accendere i nostri sogni. Data di uscita: 15 marzo 2024 Cliccando su acquista effettuerai un pre-ordine, il libro sarà spedito dopo la data di pubblicazione.
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    Messaggio speciale

    15,10
    È la Vigilia di Natale e la piccola Cucciola apre l’ultima finestrella del Calendario dell’Avvento. Ma ci resta molto male, nel vedere che dietro le imposte c’è soltanto una scatola vuota… Cucciola pensa che quello sarà un Natale molto triste, il più triste di tutti e che lei avrà il broncio per tutto il giorno. Invece ci pensa la nonna a metterle una pulce nell’orecchio, che farà di quello che sta arrivando un Natale Magico e indimenticabile. Data di uscita: 20 ottobre 2023 Cliccando su acquista effettuerai un pre-ordine, il libro sarà spedito dopo la data di pubblicazione.
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    Pinocchio

    15,10
    Questo progetto nasce per i 140 anni dell’uscita del libro “Le avventure di Pinocchio” di Carlo Collodi (febbraio 1883) che si festeggiano proprio quest’anno. Interpreta una visione personale cercando originalità e diversità di lettura rispetto al testo originale. Il colore individuato è il rosso, rosso il cuore di Mastro Geppetto, rosso è Pinocchio, così come in rosso in alcune tavole viene sottolineato il volo di due uccelli liberi e lontani, metafora del “rincorrersi”, che poi è il tema centrale della storia. Data di uscita: 13 ottobre 2023 Cliccando su acquista effettuerai un pre-ordine, il libro sarà spedito dopo la data di pubblicazione.
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    È quasi dicembre nel Bosco di Selvabbacche e tutti gli animaletti stanno ultimando i preparativi per il letargo invernale… o meglio, tutti, tranne uno! Lucas lo Scoiattolo passa il suo tempo a giocare e non ha mai voglia di lavorare, ma l’inverno è alle porte e prima che se ne renda conto iniziano a cadere i primi fiocchi di neve. Il giovane Scoiattolo deve inventarsi qualcosa per prepararsi al letargo in tempo… ci riuscirà?
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    Il gigante lacrimone

    15,10
    Il gigante Iseo, con le sue lunghe braccia roteanti, è la giostra preferita dei bambini. Ma un’esplosione improvvisa di lacrime e starnuti rischia di metterlo in serie difficoltà. Ed ecco che un piccolo uomo dalle grandi e bizzarre idee, proverà a ribaltare la situazione affinché l’imprevisto diventi opportunità. Un racconto che parla di amicizia e integrazione.
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    Il sole di passepartout

    14,25
    prefazione di Bruno Forte Il denaro è diventato ormai il parametro di riferimento di tutta la nostra vita: da ciò che pensiamo a ciò che facciamo, rappresenta la misura di tutte le cose. È lo scopo del nostro agire quotidiano, non più il mezzo ma il fine dell’esistenza umana. Gli ammonimenti di papa Francesco, ma anche di tanti laici, sui suoi effetti perniciosi, non possono lasciarci indifferenti. Se andiamo indietro nel tempo, ci accorgiamo che svariati classici greci e latini, la Sacra Bibbia, numerosi classici della letteratura, le encicliche sociali della Chiesa, affrontano il tema del denaro e della degenerazione nel suo utilizzo distorto, con interessanti spunti di riflessione che vanno rianalizzati alla luce dell’imponente crisi finanziaria degli ultimi 12 anni e della devastante emergenza dovuta alla pandemia causata dal coronavirus. Impossibile, poi, non fare riferimento a quanto hanno detto e scritto sul denaro, anche per il richiamo alla responsabilità, alcuni uomini di stato ed economisti, accademici e religiosi, filosofi, poeti e cantanti, attori e saggisti quando ci invitano a guardare a un nuovo umanesimo che ponga la solidarietà come antidoto alle nuove povertà. Insomma, va riconsiderato il ruolo del denaro nella nostra vita. E per farlo bisogna riflettere su come esso nasce, quali effetti crea nella società, che cosa significhi vivere a debito, perché bisogna agire puntando al bene comune: ecco, c’è bisogno di un’operazione verità che richiami l’uomo a nuovi comportamenti fondati sull’etica della responsabilità. Questo libro si pone in questo solco anche nel ricordo del professore Giacinto Auriti (1923-2006), “monetarista rivoluzionario” e ideatore del Simec, “la moneta del popolo”, che oltre trent’anni fa ebbe a preannunciare ciò che oggi ci tocca patire: la forza dell’indebitamento e del potere tecnocratico.

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