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    Donne

    11,40
    Donne di Alessandra Bucci - Chiaredizioni Dolores, Giulia, Livia, Ottavia, Irma, Carmen ed Emma, sette donne, sette storie legate, le une alle altre, da un sottile filo. Sette racconti che ci invitano a riflettere, che non ci danno risposte, semplicemente ci spronano ad indagare fra le pieghe del mondo femminile per capire meglio i meccanismi che mettono in atto certi processi. Temi quali la depressione, l’omosessualità femminile, l’ossessione di diventare famosa, il risveglio dopo il coma, la sterilità, la violenza, il tradimento, vengono trattati con profondità e leggerezza, allo stesso tempo, mettendo in risalto, di volta in volta, la forza e la resilienza che caratterizza l’animo di tutte le donne.
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    Di lì a poco sarebbe piovuto Alfredo è un giovane giocatore di pallacanestro, dalla sensibilità esasperata e dalla carriera terribilmente discontinua. Un giorno incontra Marco, un ragazzo da lui molto diverso, delicato e forte allo stesso tempo, semplice fino all’estremo eppure in grado di insegnargli molte cose, di farlo entrare senza quasi accorgersene in un solco positivo di gioia esistenziale e di continuo progresso. I due ragazzi aprono un jazz club a Chieti, la città di Alfredo, e col passare dei mesi e degli anni, attraverso il procedere del loro lavoro comune, della carriera sportiva e gli studi di Alfredo ed altri avvenimenti significativi, la loro unione diventa fortissima, quasi un inno, appena mormorato eppure potente, alla vita e al suo grande mistero da onorare a tutti i costi.
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    Dall’etica alla tanatoetica

    In questo testo il Prof. Massimo Pasqualone si occupa del pensiero di Bacone, San Bonaventura, Orestano. L’autore sostiene che la vita morale delle persone è una vita propriamente concettuale; ma difende l’idea che l’etica è il campo di espressione dei sentimenti e dell’esperienza e che in etica il punto di vista personale è qualcosa di irrinunciabile (Bernard Williams). Quello che appare al lettore sullo sfondo è un atto quello dell’Eutanasia eticamente ingiusto, con la necessità morale dell’Intervento dell’Etica verso la crescente dimensione Tanatoetica del vivere. Prefazione di Antonio Lera

    La morte avrà un volto umano solo se l’uomo saprà guardare con coraggio e serenità a quella falce che recide, certo, ma nel farlo prelude a nuova vita, nella continuità della memoria e della generazione o nella trasformazione verso nuovi orizzonti esistenziali.

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    Da qui ho un posto comodo

    11,85
    Da qui ho un posto comodo Temevo fortemente che Andrea avrebbe scritto il suo secondo libro di poesia. Le mie divinazioni metropolitane si sono avverate. Andrea l’ha fatto. I libri di poesia son fatti così. Non si sbaglia una sola volta nella vita. Se si è poeti. Non è una regola scritta ma è ferrea. Ed ecco arrivare “Da qui ho un posto comodo”. Il titolo è molto bello. Il contenuto pure. Fine della prefazione saluti e baci. No scherzavo. Le tre S di Andrea sono a mio parere Solitudini Sicilia e Sensualità. Dal primo libro il modo di scrittura è cambiato. In meglio. Il poeta per dire “culo” scrive “culo”. Perché di culi di donna si tratta. Concordo. E poi c’è il mare. Costante presenza nei versi che ho letto. Il mare è uno sguardo di felicità e tristezza. Come il culo. Come le lacrime. Protagoniste della poesia “La mafia siamo noi”. Un tema che sta molto a cuore ad Andrea. Lo schifo di Cosa nostra. Lo sdegno in versi di un siciliano di fronte a chi comanda. Perché comandano ancora. In ogni piega del nostro paese. Dalla prefazione di Enrico Nascimbeni.
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    Da Ballantini a Sforza

    11,85
    Massimo Pasqualone è alla continua ricerca del “bello”; è al concetto di bellezza che dedica infatti gran parte delle sue riflessioni. Una bellezza narrata e ospitata dall’arte e che non è la banale perfezione che colpisce i sensi ma è bellezza della verità, testimonianza di eternità, porta dell’infinito. Bellezza anche della sofferenza perché il dolore è umano, ci ricorda la nostra caducità, ci purifica e ci sublima ponendoci di fronte alla nostra umanità che è un frammento dell’eternità. È la bellezza che Pasqualone cerca nei poeti, nei pittori, negli scrittori, negli scultori, in tutti coloro che in qualche forma attingono alla fonte dell’arte; è essa che celebra e insegue nei suoi scritti critici e nelle sue poesie. La ricerca dell’altro nel sé, della totalità nel frammento, la malinconia dell’anima che “si frantuma” e pure sorride alle avversità della vita; il critico, il poeta, il filosofo sono solo tante sfaccettature di un uomo che vive appieno la sua umanità. Come dice Dario Ballantini “Pasqualone ha capito che forse non c’è limite al cercare e che proprio questo ci fa differenti dal resto del creato”.
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    Quando arriva la sera, tutto si addormenta. Si addormentano i boschi, si addormentano le città, si addormentano gli orti. Le persone, proprio come te, si addormentano, ma anche gli animali, i fiori, le verdure e gli oggetti. Tutto dorme, tutto è Blu. Blu raccoglie le parole della notte che diventano canti e filastrocche per farti addormentare. Nel blu della notte, la luna si trasforma mentre una bambina sonnecchia, i prati e le serre sognano, la pioggia cade nella notte, o forse è neve, e i rumori diventano calmi silenzi. Tutto è Blu. Nel Blu, possiamo chiudere gli occhi ed accendere i nostri sogni. Data di uscita: 15 marzo 2024 Cliccando su acquista effettuerai un pre-ordine, il libro sarà spedito dopo la data di pubblicazione.
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    Augustea

    18,00
    Roma, 24 a. C.: Ottaviano, da poco Augusto, con la collaborazione della moglie Livia Drusilla è impegnato a consolidare il proprio potere anche attraverso una spregiudicata politica matrimoniale. Tra gli oppositori più determinati, Gaio Asinio Pollione e Cecilia Metella Celere, con il figlio di lui, Gallo, alle prese con un amore impossibile e la difficoltà di affermarsi in contrasto con il nuovo regime. Intorno a loro, personaggi audaci e abietti, subdoli e violenti, opportunisti e disperati, sgomitano per emergere utilizzando ogni mezzo, omicidio compreso, pur di raggiungere il proprio scopo. Lontana ormai ogni forma di libertà, la lotta si snoda sotterranea e spietata coinvolgendo anche i più vicini ad Augusto, familiari e compagni della prima ora, con poeti vecchi e nuovi impegnati a cantare le magnifiche sorti della nascente Roma imperiale.
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    Atti intimi

    23,75
    Atti intimi è un omaggio alla poesia e alla canzone, generi che sempre ho visto molto affini alla pittura, sia per “immediatezza” nella fruizione, sia per la capacità di suscitare emozioni e sensazioni, alla pari di un dipinto. Anche dal punto di vista tecnico non trovo molta differenza tra scrivere una poesia/canzone e dipingere un quadro. In un dipinto i colori si accostano, si sovrappongono, si “coprono”, si diluiscono, cambiano forma; così come si accostano, si cambiano e si assemblano le parole – per dare alla poesia o alla canzone – quella “personale” visione del mondo e delle cose. La poesia e la canzone sono visioni, descrizioni, espressione di sentimenti ed immagini attraverso le parole. Stessi elementi che si trovano in un dipinto. Perché allora queste opere? Che senso hanno questi colori, queste forme, per rappresentare parole già rappresentate? Lungi da me l’idea di dare colori e forme per spiegare le parole dei poeti/cantautori. Una poesia/canzone può ritenersi tale quando il poeta riesce a trasmettere, attraverso le parole, immagini, colori, sensazioni. Per cui non ha nessun senso riprodurre solo per tradurre su tela. Non è la prima volta che “rischio” con azioni di questo tipo: spesso scelgo di rischiare perché nella Vita come nell’Arte il rischio pretende la sua parte. E mi piace rischiare da “eretista”, rifacendomi alla lettura che Giuseppe Vuolo ha fatto del romanzo “L’Eretista”, appunto, dell’amica Chiara Daino, anche lei presente in questo progetto con due opere. Il primo “rischio”: amalgamare nella stessa superficie risultati visuali/verbali differenti, cercando così di stratificare la percezione finale. Un lavoro fatto in passato attraverso le xerografie, le fotografie, immagini “videografiche”, trattate elettronicamente e plasmate in un immagine unica dove, come spiega Carlo Branzaglia, nasce «un dialogo che coinvolge da un lato il segno libero, puro, “pittorico”, manuale insomma; e dall’altro l’immagine citata, reiterata “decorativa”. Dove per pittorica si intende la forma nata dal coordinamento psico-fisico espresso dalla pennellata; e per decoratività la volontà di estetizzare l’ambiente attraverso interventi che suggestionano i nostri sensi. Perché ricordiamolo l’estetica è la scienza dei sensi». Secondo rischio: in “Atti intimi” la stratificazione è più concettuale che visiva. Lo “strato” iniziale è la poesia, la canzone (o parte di esse), con il presupposto di dare una continuazione, attraverso il colore, per aggiungere uno spazio altro alle parole dei poeti/cantautori; interpretando quello che io “vedo” e “sento” nella lettura/ascolto. Una sorta di restituzione e di riflessione “intima”, nella quale il limite, tra forma e parola, è scardinato e ricostruito a vantaggio delle tre “arti”. Sì! Il limite tra le arti distrugge l’arte stessa e abolendo i confini: ritorna la sinestesia che opera. Il colore fine a se stesso, seppur ingrediente necessario nella pittura, non è, e non può, essere l’unico. Ogni pennellata è accompagnata da un proprio bagaglio culturale imprescindibile, dal quale non possiamo esimerci. In questo caso è accompagnato da “parole”, prese a prestito dai poeti/cantautori. Ogni opera è un “atto intimo”, dove il dialogo tra la parola, la materia e la pennellata si materializzano in una sorta di nuova “frontiera”, dove tutte le azioni fluiscono e confluiscono.
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    Animali in riuso

    13,20
    15 divertenti storie di animali da leggere tutte d’un fiato con occhi e orecchi attenti a ciò che li accomuna e al vero protagonista che li tiene in vita, il Rottamanimali. Questi, un personaggio davvero singolare, accumula roba vecchia nella sua officina con la brillante idea di aggiustare animali rotti e malandati. Ne escono animali buffi e strani, ma vivi e operativi, ognuno col suo nuovo originale ruolo.
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    Adele tra le nuvole

    15,10
    Adele è una sognatrice: affascinata dai racconti del nonno, le basta chiudere gli occhi per trovarsi nel luogo dove si sente veramente sé stessa, lassù tra le nuvole. Gioca con loro e crea un mondo colorato, visibile solo ai suoi occhi, ma invisibile agli altri che, in risposta, non la comprendono e la deridono per la sua stranezza. Tuttavia, sarà proprio questa iniziale distanza a far avvicinare Adele al resto del mondo, e le due parti scopriranno quanto sia bello vedere le cose da un punto di vista diverso.
    Data di uscita: 15 marzo 2024 Cliccando su acquista effettuerai un pre-ordine, il libro sarà spedito dopo la data di pubblicazione.

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